Faccio il barbiere...

Faccio il Barbiere e vedo la città che cammina al di là della vetrina, una città che immagino meno frenetica e più vitale se avesse uno spazio dove rallentare, guardare, ascoltare, giocare: semplice interpretazione di spazio per chi vuole esprimere un'emozione. E allora apro la porta, aggiungo sedie, improvviso un palco: "Benvenuta vivace curiosità!" Qui si ospitano fantasia e creatività, che sono la mia passione, e mi dà tanta soddisfazione vederle intrecciarsi alle persone.

martedì 14 aprile 2015

POESIA

IL LUPO E LA LUNA  




Reading poetico delle poesie di Marta Telatin 
Guida dei sensi: Sonia Morari
Interpreta le poesie Giorgia Poletto 

domenica 18 aprile ore 18.30

è gradito il contributo eno/gastro

L’importanza dell’uso dei sensi e la visione della vita attraverso la lente della polisensorialità la si può riscontrare in tutti i versi e durante le presentazioni dei libri di Marta Telatin. Quello che propone durante i suoi incontri sono dei viaggi di-versi nei sensi dove il pubblico non si limiterà ad ascoltare le poesie ma potrà toccare, annusare e gustare le parole


Marta Telatin è nata a Padova nel 1983. Perde la vista all'età di 13 anni. 
Si è laureata in Scienze della Comunicazione nel 2006 all’Università di Padova, proseguendo con la laurea magistrale in Sociologia nel 2012, e terminando nel 2014 il master in Criminologia Critica, Sicurezza sociale, Devianza, Città e Politiche di Prevenzione. Nel 2012 ha ricevuto dall’Università della Pace della Svizzera italiana il premio internazionale Universum Donna, VIII edizione, per la sezione impegno sociale e solidarietà. È Consigliera dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Padova. Prima de Il lupo e la luna ha pubblicato Con- ni dell’anima (in versi) (2010) e Il caleido-scoppio dei pensieri (2011), editi da Ibiskos. Sue poesie compaiono nelle antologie Chorus (2012, Ibiskos) e Viaggi di Versi (2013, Pagine). Sul numero di Scarp de Tenis di aprile 2015 è possibile leggere un'intervista 


martedì 7 aprile 2015

INAUGURAZIONE


VICTIMS 
di Remigio Fabris

domenica 12 aprile ore 18.00

presentazione a cura di Erica Bortolami





Victims: semplice e immediato, in contrapposizione ad una produzione artistica estremamente complessa e introspettiva, che descrive minuziosamente - senza filtri, timori o retoriche - tutte le sfaccettature dell'essere vittime. La poetica di Fabris restituisce all'osservatore vittime dell'altrui violenza, dell'emarginazione, del pregiudizio, di se stessi, per ricondurre in fondo tutti questi dolori ad una comune causa: l'indifferenza, l'incapacità di reciproca comprensione. Ecco allora che il sapiente uso di Fabris di quel potentissimo strumento che è l'immagine, costringe finalmente ciascuno di noi a vedere, e proibisce la facile assoluzione tipica di chi attribuisce sempre a terzi tutte le responsabilità. 
                                                                                                                                                                                                       Erica Bortolami



Remigio Fabris nasce a Sandrigo (VI) il 10 Novembre 1979 , vive e lavora a Dueville, in via Verona 7.
  Si avvicina al mondo dell’espressione artistica nel ’97, e come autodidatta, comincia a manifestare il suo interesse sia per la pittura che per la scultura.
A partire dal 2008 prende ispirazione da foto e video tal volta forti e crudi, con l’intento attraverso l’uso del bianco e nero di creare un realismo simbolico 
che esprima le nostre paure interiori e nascoste.
Ha esposto in varie mostre personali e collettive nazionali e internazionali.