Faccio il barbiere...

Faccio il Barbiere e vedo la città che cammina al di là della vetrina, una città che immagino meno frenetica e più vitale se avesse uno spazio dove rallentare, guardare, ascoltare, giocare: semplice interpretazione di spazio per chi vuole esprimere un'emozione. E allora apro la porta, aggiungo sedie, improvviso un palco: "Benvenuta vivace curiosità!" Qui si ospitano fantasia e creatività, che sono la mia passione, e mi dà tanta soddisfazione vederle intrecciarsi alle persone.

mercoledì 28 gennaio 2015

RITORNANO GLI ANNI 30 AL K2



Sabato 31 Gennaio 2015
dalle 20.00 alle 22.00 Aperitivo/buffet
Al Barco in Cooperativa Insieme

dalle 22.00
 K2 Music Place / Vicenza


Quattro salti indietro nel tempo tra gessati, lustrini, bretelle e paillettes: So Swing vi catapulta negli Anni Ruggenti dove vi troverete circondati da gangster imbrillantinati e ragazze elegantissime, assaggerete cocktail sulla black list dell’FBI e danzerete balli sfrenati lunghi fino all’alba 
al ritmo di swing, doo wop, boogie woogie ed electroswing!
Signori, sfoderate le vostre tenute migliori e i baffi più curati. Signorine, saccheggiate gli armadi e venite a mietere conquiste con le vostre ciglia chilometriche. 
Per tutti So Swing è una festa clamorosamente d'altri tempi, raffinata e travolgente, 
dalla quale non vorrete più tornare indietro!


Dopo il successo del debutto, a grandissima richiesta Spazio Nadir, Catch a Fire events and Friends presentano:

" SO SWING - UNA FESTA ANNI 30 "

Music by:

- THE METRONOMES (trio swing live)

- VERONAL & Dekid (dj set)

- Dj Bunnyver from Swing Rabbits

- Dj Marco Bruce

Stuff they play:
Swing, Nu Swing, Boogie Woogie, Doo Wop, Electroswing, Hip Hop

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SOTTOSCRIZIONE 8 EURO CON CONSUMAZIONE 
(consumazione solo per chi è vestito a tema anni 30)

- Ingresso riservato ai soci Uisp o Arci - 

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ESIBIZIONE DI BALLO SWING (a cura del Nagasaki Swing Team)

TRUCCO & PARRUCCO (a cura di VANITA', Jeka make-up e SPAZIONADIR)

3 SET FOTOGRAFICI A TEMA (a cura di Marco Dal Masohttps://www.facebook.com/pages/marco-dal-maso-photographer/269581439752919 & Roberto Graziano Moro https://www.facebook.com/RGMfotografie?fref=ts)

VISUAL D'EPOCA (a cura di Fabio Ferrando)


lunedì 19 gennaio 2015

SPETTACOLO TEATRALE

L'associazione culturale ARTuro presenta:

SCATTI D'AMORE

Compagnia: Fucina della notte rossa

domenica 25 febbraio ore 20.30




Ogni giorno Giuseppe si alza e pensa a un fiore .
Ogni martedì Mattia non ha il coraggio di parlare alla ragazza del caffè macchiato senza zucchero .
Ogni minuto Anna spera di poter vedere nella notte 
un'alta stella cadente .
Ogni mese Enrico impreca per quella ragazza sbagliata,
 che tanto lo fa soffrire .
Gli attori della fucina della notte rossa vi accompagneranno nelle loro personali visioni dell' amore.
Magari resterete indifferenti. 
Magari vi emozionerete ,riconoscendovi in dei tratti 
come accade con le canzoni ....

Ingresso 1€ (che andrà alla persona che starà tutta la sera sulla porta) e con tessera ARTuro 2015
che si può fare la sera stessa (5€)


SPAZIONADIR AL MORESCO

SPAZIONADIR 

al

Caffè Moresco

Rita DJ 
Paul Sanchez alle percussioni

Sabato 24 gennaio
dalle 21.30




venerdì 9 gennaio 2015

Mostra fotografica/incontro


Parco InFelice
 Parlare della città per parlare alla città


Esposizione fotografica e incontro per parlare del futuro dell'area di S.Felice

Domenica 11 gennaio ore 18.30





Introduzione musico/teatrale di Igi Meggiorin

Interverranno: 
Romana Caoduro (Civiltà del verde)
Giulio Todescan (giornalista)
Francesca Leder (architetto-università di Ferrara)

Immagini a cura di Andrea Monet


"Detto questo, è inutile stabilire se Zenobia sia da classificare 
tra le città felici o tra quelle infelici.
Non è in queste due specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la lor forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati."
Italo Calvino, «Le città invisibili»

Il progetto In Felice nasce dalla comune volontà di persone di diversa estrazione di attirare l'attenzione della città su un pezzo dimenticato della città stessa, il parco di San Felice: attivisti, fotografi, operatori culturali, associazioni e comitati per la difesa dell'ambiente, del paesaggio e di un'idea di civiltà urbana che da più parti è impedita e minacciata da progetti speculativi e da una pratica urbanistica sciatta e tendente a sottostare ai desideri dei privati senza mediarli con un'idea di città pubblica adeguata e rispondente ai desideri dei cittadini.

La mostra è il primo passo di una camminata collettiva che mira a coinvolgere via via nuovi pezzi di città, scarpe e sguardi diversi e complementari. La metafora del camminare non è casuale: in fondo In Felice è un invito a una passeggiata da fermi, fatta con gli occhi, le orecchie e le parole. Una passeggiata che comincia da questa stanza messa a disposizione da SpazioNadir, e che finisce... chi lo sa dove? L'importante è che il viaggio possa continuare, magari con un'altra mostra, un evento artistico, un'assemblea pubblica, la presentazione di un libro o una foto postata su un social network.

San Felice non è un luogo «infelice». È un giardino di quiete a pochi passi dal centro storico e dalla stazione dei treni e degli autobus, in di un quartiere vivace e multietnico, in trasformazione, fra due scuole superiori frequentate da centinaia di studenti. È una cittadella sorta un secolo fa per la progettazione dell'ing. Giovanni Carraro e dell'ing. Eugenio Ferrante, un complesso oggi tutelato dalla Soprintendenza come bene di alto valore storico e urbanistico. È un giacimento di memorie di quello che fu l'ospedale psichiatrico provinciale di Vicenza, un pezzo di storia della città che si potrebbe far conoscere, anziché lasciare cadere nell'oblio.

«Infelici» sono invece le scelte (o le non-scelte, che spesso sono cattive scelte mascherate) delle amministrazioni pubbliche – l'Ulss proprietaria del parco San Felice che ne promuove lo smembramento e la parziale vendita a privati, il Comune i cui piani urbanistici prevedono edificazioni e strade nelle aree tutto attorno – le quali paiono disinteressarsi del grande potenziale del parco, che potrebbe essere messo a disposizione di tutti i cittadini e ricucito alle aree verdi, alle scuole e ai quartieri che lo circondano, rendendolo fruibile per davvero.

Questo viaggio da fermi utilizza un linguaggio multimediale: 
le fotografie scattate da Andrea Moret raccontano i prati a sud del parco San Felice, i viali dell'ex ospedale psichiatrico, il paesaggio urbano segnato dai condomini di viale Milano e dal campanile della basilica dei Santi Felice e Fortunato;
le foto di cento anni fa pubblicate sulla rivista «Emporium» (il reportage La casa dei folli. Il manicomio provinciale di Vicenza uscì a firma di Saul Darchini nel numero 213 del settembre 1912); i pannelli informativi sui progetti urbanistici, basati sui materiali raccolti da OUT (Osservatorio urbano/territoriale Vicenza, il dossier San Felice è sul blog: 
e curati da Giulio Todescan;
una video intervista a Aida Brusaporco, una delle ultime operatrici dell'ospedale psichiatrico, realizzata da Diego Retis (Puntualizziamo.it); 
il progetto dell'associazione Diapsigra per un luogo della memoria negli ex reparti; 
il progetto dell'associazione Civiltà del Verde per fare nel grande prato a ridosso di San Felice un giardino botanico pubblico; 
il lavoro di analisi e studio degli studenti di architettura giunti a Vicenza con il progetto TESS coordinato dalla prof. Francesca Leder dell'Università di Ferrara (http://intensiveprogramtess.wordpress.com/).

Vorremmo che la passeggiata contagiasse sempre più persone, e che San Felice fosse adottato dai cittadini come una ricchezza da condividere fra tutti e non da rovinare per l'interesse di pochi. Altre iniziative sono in cantiere, altri sono al lavoro. Ma lo stesso modello si può applicare su altri quartieri, altri pezzi di città a rischio di essere cementificati, privatizzati o abbandonati. Un passo tira l'altro.

IN COLLABORAZIONE CON:
Associazione Arturo
Legambiente
Civiltà del verde
Diapsigra – difesa ammalati psichici gravi
OUT Osservatorio urbano-territoriale Vicenza
Comitato Pomari
Meccano 14
Puntualizziamo.it