MUTAFORMIS
Immagini di Adalberto "Zadal" Zanella
Sabato 10 ottobre ore 21.00
"L’amore per la fotografia è nato all’improvviso:
per l'esattezza nel febbraio del ’99, durante un viaggio a Barcellona
per me particolarmente significativo; quasi per gioco, mi son trovato a muovere i primi passi in quello che sarebbe diventato
uno sconfinato mondo fatto di immagini.
Da allora questa passione mi accompagna nella vita, a fasi altalenanti,
come si conviene ad ogni grande storia d’amore.
I miei scatti nascono da idee, progetti, istantanee intuizioni,
giochi delpensiero.
Sono molto legato al nudo artistico perché è questo il genere con cui ho cominciato, ma amo spaziare e rinnovarmi,
mettendomi alla prova in contesti anche totalmente diversi.
"Mutaformis" non è solo un progetto, ma vuole essere soprattutto un mondo/microcosmo:
una realtà parallela abitata da animali antropomorfi
che hanno stessi vizi e virtù degli esseri umani,
medesime pulsioni e debolezze, un'analoga vanità.
Non a caso parlo di Vanità, perché con essa ho a che fare in ogni mio scatto;
Vanità si nasconde sotto molte forme e nomi, si insinua nella ricerca del bello,
macchia la volontà di espressione e sottilmente si diffonde tra le pieghe della ricerca artistica...
Vanità è "vizio capitale decaduto", senza il quale non potrei mai portare avanti la mia passione per la fotografia,
perché dove viene a mancare non v'è alcuno disposto a mettersi in gioco assecondandomi nei miei progetti.
Le fondamenta su cui è costruito "Mutaformis" sono costituite da una variegata serie di suggestioni visive collezionate nel corso degli anni;
ho ricevuto stimoli ed ispirazioni sia dalla pittura sia da opere letterarie:
primi fra tutti il trittico
di Hieronymus Bosch "Il giardino delle delizie", così come molte atmosfere dei quadri di Francisco Goya
("Il sonno della ragione crea mostri", "Incubus") ed il libro di N.G. Wells "L'isola del dott Moreau".]"
A questo punto, com’è giusto che sia, lascerei parlare le immagini…
Adalberto Zadal Zanella